Come scrivere per i social media: content marketing per Facebook

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Facebook rappresenta uno dei più potenti strumenti a disposizione dei social media marketer per promuovere prodotti ed aumentare la brand awareness. Tuttavia creare contenuti di qualità e che catturino l’attenzione del target di riferimento non è semplice come potrebbe sembrare. Infatti, la pianificazione di una campagna Facebook richiede strategia e attenzione al dettaglio, ecco alcuni suggerimenti per cominciare.

5 tips per non sbagliare

Seguendo questi semplici trucchi gli utenti non potranno fare a meno di leggere e cliccare la famosa icona del pollice in sù:

Empatia

L’empatia è una caratteristica fondamentale, post freddi e privi di emozioni creano barriere tra chi scrive e il lettore. Per creare engagement è importante scrivere coinvolgendo ed emozionando il target. Ricorda di essere positivo e frizzante, le condivisioni e i like aumenteranno.

Call to action

Per incoraggiare il lettore a compiere un’azione, quest’ultima deve essere espressa in modo semplice, chiaro ed efficace ed è necessario che l’utente comprenda il valore aggiunto che ne deriva. Solitamente la call to action è costituita da un verbo all’imperativo. L’invito alla lettura di un articolo o a seguire un brand sui social ne sono esempi.

Immagini

Anche l’occhio vuole la sua parte”; un post di solo testo scoraggia gli utenti che scrolleranno la bacheca senza soffermarvisi troppo, un’immagine al contrario è in grado di catturare immediatamente l’attenzione, agisce sulle emozioni ecco perché la sua presenza nel post è essenziale. Un’altra componente visiva che può costituire un valido alleato è la presenza di emoji – poche e mirate – sono elementi colorati ed intuitivi all’interno del testo e informano a colpo d’occhio il lettore sul contenuto.

Numeri

Un’altra strategia per rendere il post accattivante consiste nell’inserire un dato numerico. Le cifre inviano un messaggio chiaro e sono leggibili in maniera immediata.

Hashtag

L’uso dei famosi cancelletti va limitato, queste etichette rappresentative non hanno lo stesso ruolo che gli viene attribuito su Instagram. Alcuni studi dimostrano che l’attenzione al post di Facebook è inversamente proporzionale al numero di hashtag utilizzati: una o due di queste etichette sono più che sufficienti per tematizzare l’articolo e invogliano il lettore, un numero superiore lo fa passare oltre.

Il timing fa la differenza

Una volta scoperto quali sono i post che attirano l’attenzione è importante soffermarsi sulla stesura di un piano editoriale, effettuando scelte strategiche per la frequenza e gli orari di pubblicazione. In relazione al target prescelto infatti “l’orario di punta” può variare, un buon orario, ad esempio, può essere il mattino, perché chi si reca al lavoro con i mezzi pubblici frequentemente trascorre il viaggio leggendo articoli sul proprio smartphone.

Chiaramente non esiste un orario universale, per comprendere al meglio i propri utenti sarà sufficiente monitorarne l’attività online e sfruttare i risultati ottenuti per agire in maniera mirata.

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