UGC: user generated content

Sommario dei contenuti

Gli utenti del web non si limitano più ad usufruire dei contenuti che si trovano sui portali internet, ma tendono sempre più ad essere dei protagonisti, creando a loro volta temi per il web. Il web 2.0 è sempre più User Generated Content e le aziende possono sfruttare questa novità per migliorare la loro strategia di social media marketing e generare engagement all’interno dei propri siti.

Che cosa sono?

Si inizia a parlare di User Generated Content a partire dal 2005 utilizzando l’acronimo UGC, per sottolineare il cambiamento che stava investendo la comunicazione digitale. Con User Generated Content si intendono tutti i contenuti generati dall’utente e non direttamente dall’azienda: immagini, tweet, post sui social network, podcast, blog post, discussione nei forum e così via.

Gli UGC sono:

  • Pubblici: ogni contenuto generato dagli utenti deve essere disponibile su piattaforme pubbliche, quindi SMS e CHAT non sono UGC;
  • Alternativi: non sono creati da professionisti all’interno di aziende e neanche mossi da logiche di profitto;
  • Creativi: si tratta di contenuti mai creati in precedenza, quindi sono unici e originali.

In poche parole sono le persone comuni a creare contenuti. Ci sono numerosi siti che crescono grazie ai contenuti creati dagli utenti. Su tutti: wikipedia, TripAdvisor, Youtube, Pinterest e instagram.

Nel 2006 il settimanale di attualità statunitense “Time” decreta come persona dell’anno “you”, ovvero tutti gli utenti creatori di contenuti per la rete, proprio per sottolineare l’enorme affluenza di questa modalità di creazione.

UGC e Content Strategy 

L’aumento dei contenuti prodotti dagli utenti è stato reso possibile grazie alla diffusione del web e dei social network, protagonisti assoluti della vita quotidiana: tutti possono parlare pubblicamente di un brand utilizzando gli strumenti messi a disposizione.

Le aziende possono tracciare gli UGC attraverso il Social Media Monitoring, utile a controllare le conversazioni che si sviluppano attorno al brand e verificare il sentiment degli utenti. Questa attività permette di strutturare la Content Strategy aziendale.

Uno studio di Olapic su un campione di 4500 navigatori della rete, compresi tra 16 e 49 anni ha dimostrato che vi è una maggiore fiducia sui contenuti creati dagli utenti:

  • Immagini UGC 52%,
  • UGC testuali 12%,
  • video UGC 27%,
  • Classici messaggi pubblicitari 5%.

Da sottolineare sono una percentuale alta di intervistati (40%), che hanno prodotto contenuti taggando il brand preferito. Questo ci fa capire che la maggior parte degli utenti si fida dei contenuti prodotti dagli utenti stessi, le persone vogliono comunicare con altre persone.

Vediamo come sfruttare gli UGC per la propria Content Strategy.

Come primo passo è importante individuare il canale attraverso cui comunicare più facilmente con il cliente: social media, sito web, newsletter, negozio fisico.

Per una Content Strategy efficace:

  • Equilibrio tra il troppo controllo dei contenuti, sono pur sempre UGC e il troppo poco controllo, questo rischierebbe di compromettere l’azienda stessa;
  • Iniziative di coinvolgimento di UGC che siano in linea con i valori dell’azienda e che non siano contributi offensivi;
  • Mettersi nei panni degli utenti che si desidera coinvolgere. Partecipare deve essere semplice ed immediato;
  • Integrare i contenuti generati dagli utenti con attività di Content Marketing e Social Media Marketing in modo credibile;
  • Progetta il modo in cui coinvolgere gli utenti, creando anche una piattaforma in grado di raccogliere gli User Generated Content.

Gli utenti della rete parlano di prodotti, servizi, aziende e soprattutto del loro rapporto con i brand, utilizzare questi contenuti e coinvolgere gli utenti nella propria strategia permette di costruire fiducia e credibilità.

Incentivare la produzione di UGC

Per aumentare la presenza online all’interno di un portale è necessario:

  • Hashtag: creare hashtag personalizzati permette di condividere contenuti inerenti al brand in maniera più semplice;
  • Creare una piattaforma aperta: permette agli utenti di inviare esperienze, foto e video in maniera più semplice possibile;
  • Avere una community: rende partecipe il consumatore per veicolare i valori del brand;
  • Recensioni: aumentano la credibilità.

UGC e rischi

Sfruttare User Content Generated per il proprio Content Strategy comporta dei rischi che non vanno dimenticati: si tratta pur sempre di contenuti generati da non professionisti, è quindi importante controllare la proprietà intellettuale del contenuto e soprattutto la veridicità della notizia trasmessa.

Quindi, è essenziale non dare troppa importanza agli utenti, bisogna mantenere i valori di cui l’azienda è portatrice, è necessario analizzare UGC che si sposano con la politica che il brand vuole trasmettere.

Utilizzare i giusti contenuti generati dagli utenti può contribuire: all’incremento del brand awareness, ad attirare l’attenzione di nuovi potenziali clienti e a raccogliere feedback relativamente a prodotti e servizi.

Personal branding online: perchè è fondamentale
Corporate storytelling, una strategia vincente?